17 Aprile Riserva di Hobatere
"Avete sentito i leoni questa notte? Ci sono le tracce intorno al campo." Sono le prime parole, dopo il buongiorno, che sentiamo la mattina del 17 aprile. Naturalmente organizziamo subito le uscite nella riserva.
La passeggiata del mattino e' una replica piu' approfondita di quella del giorno prima. Bellissimo osservare gli animali al pascolo con le loro dinamiche sociali; i grandi erbivori la fanno da padroni sia per la mole che per il numero. Le zebre ci guardano indispettite e con i movimenti della testa sembrano dirci: se non andate via vi facciamo vedere noi!
Io comincio a canticchiare quella canzoncina degli anni 70 scritta da uno Zulu e diffusa nel mondo da un complesso di cui non ricordo il nome: "In the jungle, the mighty jungle, the lion sleep tonight...il leone si e' addormentato e non piu' ruggira', ogni bimbo che avra' tremato un po' riposera'..."
E poi insinuo, nella conversazione con la nostra guida, che comincio a non credere nell'esistenza dei leoni in zona visto che oltre le impronte non si vede altro.Il nostro driver incassa, sorride ma il suo sguardo adesso sembra piu' attento e non e' certo colpa sua se di leoni non c'e' ne' traccia!
Continuiamo ad essere soli nella jeep anche durante la passeggiata del pomeriggio alla quale la guida si presenta armata di ricevitore radio sintonizzato ad un trasmettitore di segnale posto al collo di un leone. Abbiamo capito che forse questa e' la volta buona.
Non imbocchiamo il solito sentiero ma andiamo verso una zona piu' lontana, con una certa fretta perche' il tramonto si avvicina velocemente. Per qualche tratto abbandoniamo anche la pista e utilizziamo il letto di un fiume asciutto con un incredibile guadagno di bellezza del paesaggio. Dopo qualche tentaivo non riuscito, e proprio mentre crediamo che anche per questa volta dovremo fare a meno dei leoni, il segnale diventa piu' forte fino a quando li scorgiamo, placidamente sdraiati su un gruppo di rocce: un intero gruppo famigliare composta da un maschio adulto, uno giovane, due femmine e tre terremoti di cuccioli.
Sono stupendi! I cuccioli ne combinano di tutti i colori sotto lo sguardo attento delle femmine che pur non mostrandosi infastidite non ci perdono mai d'occhio e si pongono sempre tra noi e i cuccioli. Il maschio adulto supervisiona.
Quando manca poco al tramonto le femmine si dirigono verso un gruppo di zebre, seguite o precedute dai cuccioli impazienti di giocare a cacciare le prede e sopratutto mangiare. Il nervosismo dei due maschi ci induce ad andar via. Non siamo armati se non del motore della jeep per scappare e tra noi e loro c'e' solo una trentina di metri o poco piu'.
Abbiamo fatto la nostra caccia grossa! Esterniamo la felicita' ed il ringraziamento alla guida che ci appare decisamente soddisfatta. Via di corsa verso il campo, siamo un po' in ritardo e potrebbero preoccuparsi. Aldo, ingenuamente forse, chiede come mai la jeep non e' munita di un vhf, cosi' in caso di necessita' potrebbe contattare il lodge...la guida lo guarda stupita e gli risponde "Che bisogno c'e' di una radio quando i cellulari funzionano perfettamente?"...
La sera a cena tutti sono informati del nostro avvistamento e il giro dell'indomani ha gia' diverse prenotazioni.
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