20 Aprile
Piano di volo: Walvis Bay(1)-Alexander Bay(2) (sosta tecnica x rifornimento)-Cape Town, miglia previste 710
La tappa di oggi e' lunga ma non siamo riusciti a dividerla in tappe piu' piccole, o avremmo dovuto partire un giorno prima da Hobatere.
Al mattino ci svegliamo con l'ansia della nebbia, in questa zona infatti e' normale che al mattino ci sia nebbia la quale si dissipa solo in tarda mattinata; noi purtroppo viste le previsioni meteo per la giornata che danno venti tesi da sud est dal confine con il Sudafrica fino a Cape Town, abbiamo bisogno di tutte le ore di luce possibili per arrivare prima del tramonto. Il cielo e' ancora abbastanza coperto ma si inizia a intravedere il sole tra vari sprazzi di nuvole, speriamo bene.Di corsa in aeroporto facciamo dogana e mentre finiamo i controlli pre volo il cielo e' ormai abbastanza aperto da permetterci un decollo in tutta tranquillita'. Dopo il decollo prua verso sud, verso la Table Mountain che ci aspetta a circa 700 miglia di distanza.
Subito a sud della citta' la sabbia riprende a dominare. All'incirca a meta' della prima tratta sorvoliamo la baia di Luderitz, ottimo posto per rifugiarsi con la barca in caso di maltempo, il guaio e' che l'ingresso e' cosparso di bassi fondali sabbiosi...e all'inteno vi sono vari allevamenti di ostriche.
Il vento da sud est, e quindi proprio in faccia, inizia gia' a farsi sentire superata Luderitz e siamo costretti a seguire i suoi capricci per ridurre al minimo la resistenza. A tratti voliamo bassi, poi ci alziamo perche' sembra che in quota soffi di meno e cosi' via.
Dopo un quarto d'ora di turbolenza abbastanza fastidiosa avvistiamo il confine tra Namibia e Sudafrica, segnato dal fiume Orange che finalmente qui si riposa in mare dopo un percorso lunghissimo che attraversa quasi tutto il nord del Sudafrica con piu' o meno acqua a seconda della ricchezza dei suoi affluenti.
Davanti a noi la pista di Alexander Bay, appena tracciata sulla sabbia nel perfetto nulla. Siamo tornati in Sud Africa. Oggi e' domenica, quindi anche qui non c'e' nessuno in torre di controllo. Tra l'altro ad Alexander vi sono due piste che hanno pochi gradi di differenza l'una dall'altra, la principale e' la 19 e quella in sabbia e' la 25.
Il vento e' teso e la direzione non e' proprio costante; qualche giro sopra la pista in cerca di riferimenti per quella in uso e poi Aldo decide e procediamo all'atterraggio.
Dopo aver fatto carburante siamo pronti, nonostante la stanchezza, ad affrontare la seconda parte della tappa, ma prima il decollo...mentre ci avviamo verso la pista Aldo guardando la manica a vento decide che e' meglio usare la 19, quindi comunica via radio la sua decisione e ci portiamo all'inizio pista per il decollo; mentre stiamo rullando un'altra occhiata alla manica a vento e tutto e' cambiato...ora e' nettamente piu' favorevole decollare dalla 25, quindi nuova comunicazione radio e ci dirigiamo verso quest'ultima pista, quando...cacchio il vento e' girato ancora, ora e' meglio la 19, no ora la 25, aspett...insomma se aspettiamo che il vento si stabilizzi qui facciamo notte, oltre alle risate che si farebbero quelli in ascolto su questa frequenza, allora? Aldo decide che a questo punto e' meglio sfruttare l'asfalto della pista 19 piuttosto che la terra battuta della 25, e dopo un ultima comunicazione radio da' manetta e in poche decine di metri siamo in aria, scelta azzeccata!
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